Rieccoci, a distanza di poco tempo sono pronta a raccontarvi un'altra storia. E' passato un po' di tempo, ma nemmeno poi così tanto, dalla prima volta che incontrai Annarita Mattei, andai nel suo piccolo mondo e da quell'incontro fatto di una piacevole chiacchierata che pareva davvero non voler finire, si sviluppò il mio articolo. Un'articolo su una designer tanto emergente quanto promettente. Ho conosciuto anche Matteo Anatrella successivamente, ho iniziato a conoscerlo dalla sua arte, dai suoi scatti, che mi hanno parlato di lui. Li riscopro poi assieme, per un nuovo progetto, non potevo non intervistarli!
1) Un fotografo e una designer: a molti può sembrare insolita questa collaborazione, a qualcuno meno, qualcun'altro potrebbe avere le idee poco chiare, vi va di aiutarci?
Matteo: "ciao Maryp, la tua intuizione è pressoché esatta, lavoriamo a quattro mani, decidiamo assieme il mood, lo sviluppiamo, poi Annarita si occupa con dei collaboratori dello styling e della parte organizzativa, io a mia volta mi occupo avvalendomi sempre del supporto dei collaboratori, della parte produttiva vera e propria".
Annarita: “In realtà non la definirei insolita, e non darei delle definizioni per chi si muove nel nostro campo, spesso capita che io diventi la fotografa e lui il designer”.
2) Come inizia il vostro percorso assieme? Come vi siete incontrati? Cosa vi ha spinti a decidere di intraprendere una collaborazione?
Matteo: “L’incontro è stato decisamente sui generis, Annarita era intervenuta ad un evento fashion di live set con delle sue creazioni, io ero il fotografo che realizzava le immagini, béh che dire, ho rimandato indietro le sue modelle per ben due volte perché non mi piacevano”. Annarita: “Potete immaginare quanto mi sia risultato subito simpatico, diciamo pure che non lo sopportavo proprio. Poi un nuovo incontro dopo più di un anno, la possibilità di conoscerci meglio, fino a rendersi conto che eravamo più affini di quanto noi stessi potessimo immaginare”.
3)Una foto è sempre un racconto, dice sempre qualcosa in più di quello che uno sguardo può catturare, qual'è il vostro rapporto con le immagini? Mi spiego meglio, come lavorate prima di uno scatto, cosa volete comunicare? Un'emozione? Una storia? Qual'è di solito l'obiettivo che vi prefiggete di raggiungere?
Annarita: “Nel concepimento di un lavoro, mi tocca letteralmente inventariare tutte le idee che a turno tiriamo fuori, credetemi una vera valanga, poi ci domandiamo cosa possa carpire di più l’attenzione, cosa possa piacere al pubblico insomma, ma poi finiamo sempre per scegliere la soluzione che ci entusiasma di più …. quella che ci permette di raccontare la nostra storia attraverso il nostro lavoro”.
4) Siete una coppia professionale che si presenta con: un fotografo, molto particolare nei propri scatti e una designer, sui generis, che lavora dipingendo su una stoffa. Lavorare assieme è facile? Vi siete mai trovati in disaccordo? E se sì come avete superato l'impasse?
Matteo: “Disaccordo tra di noi? direi mai, almeno per ora … entrambi siamo due persone toste,ma lavorare insieme è liscio come l’olio, Annarita riesce a cogliere al volo idee e desideri, ed è abilissima nelle pubbliche relazioni, io dal mio canto mi sento tranquillo nel potermi dedicare anima e corpo alla Fotografia”. Annarita: “L’impasse le superiamo come fanno le coppie, facciamo a modo mio facendogli credere che stiamo facendo a modo suo …. ahahahah”.
5)Io vedo il vostro lavoro, la vostra collaborazione un pò come fare un quadro, avete due tavolozze di colori e dovete scegliere i colori giusti per miscelarli e fare in modo da ottenere la perfetta sfumatura. Vi piace questa lettura? Ma se voi foste un colore quale sareste??
Annarita: “Non direi che abbiamo due tavolozze, spesso ci piace dividere la stessa, sfumando i colori insieme, insomma il segreto è condividere e credere intimamente in ciò che si fa … per il colore, dipende di volta in volta dallo stato d’animo direi”. Matteo: “Potrei dirvi che Annarita, stato d’animo a parte, di certo non sarebbe il rosa, io invece da sempre mi identifico nel rosso”.
6) All'attivo abbiamo numerose collaborazioni, lavori esposti su numerose riviste (Quali ELLE e Woman e bride), siete soddisfatti dei risultati ottenuti? Progetti futuri?
Annarita:”Siamo di certo soddisfatti, ma ovviamente non appagati, per questo ci sono tanti progetti in essere, tra cui a brevissimo una serie di esposizioni dei lavori di Matteo in gallerie d’arte contemporanea e moderna, anche all’estero, e poi … tanta voglia di fare e non disperare, come un nostro buon amico ci ha insegnato.
7) Ultima domanda: una modella, un vestito, una posa e un ambiente quante storie possono raccontare?
Matteo: ”Così su due piedi mi verrebbe di rispondere una ed una soltanto oppure tantissime; ma sempre comunque e inevitabilmente la storia parlerà di noi”.
Avete letto l'intervista, vi siete fatti un'idea su quello che c'è dietro uno scatto, sul lavoro che comporta quel momento, sulle persone, su quante persone ci lavorano, su cosa significa cercare di comunicare qualcosa con uno scatto. Lo sottolineo, vi sarete fatti un'idea, perchè il lavoro è tanto, e per questo ho spinto per realizzare e pubblicare immediatamente quest'intervista. Per farvi capire, molte persone che hanno lavorato, che lavoreranno e che vogliono lavorare in questo campo probabilmente stanno sorridendo perchè è così, il lavoro è tanto. Ci sono persone che lo affrontano per emozionarvi. Loro ci sono riusciti? A lei ( l'immagine) l'ultima parola.