domenica 31 agosto 2014

Les Bohémiens un brand giovane

Les Bohémiens è un brand giovane, in tutti i sensi: perché è neonato e perchè i fondatori hanno meno di 30 anni, molto meno! Sì perché Pasquale V. D’Avino e Francesco De Falco, rispettivamente 23 e 24 anni, fondatori del Luxury Brand “LES BOHÉMIENS”, sono due studenti della Facoltà di Giurisprudenza Luiss Guido Carli. LES BOHÉMIENS è art à porter: un nuovo brand di moda maschile, o meglio, un contemporary street/artwear label in cui originalità, arte contemporanea ed artigianalità italiana si incontrano, dando forma ad uno stile votato alla libertà e all'anticonformismo. Il brand, con sede operativa a Monza, può vantare una rete di illustri collaboratori, tutti giovani talenti italiani under 28 animati da intraprendenza ed estro creativo nel settore della moda, del design, del giornalismo, del business e delle public relations, sparsi tra Napoli, Roma, Firenze, e Milano. Il brand, la cui distribuzione commerciale nel mondo è stata affidata a ViaSannio20Showroom di Milano, partirà con una collezione S/S 2015 di alta maglieria: t-shirt, scuba t-shirts e sweatshirts dalle stampe eclettiche, originali ed eccentriche, per poi svilupparsi sul total look. “La t-shirt è lo strumento più immediato per comunicare uno status: trasmette ciò che siamo o che vogliamo essere. Noi intendiamo veicolare un messaggio di cambiamento, in cui l’estro, la libertà e l’amore per l’arte rappresentino i nostri marchi di fabbrica”, spiega Pasquale V. D’Avino. Un concept ricercato dal carattere irriverente e provocatorio. Rompere gli stereotipi per concepire la moda in maniera inedita: questo il focus su cui punta il brand, facendo leva sulla ricerca del dettaglio e un attento studio del modello, ricorrendo a tessiture, ricami, sagome e materiali innovativi per decostruire il linguaggio classico. Non a caso, la vision che ispira il progetto è la Bohém, il movimento artistico nato in Francia, passato poi a indicare lo stile di vita inusuale e poco ortodosso sposato da artisti, scrittori e musicisti di tutto il mondo. È a questo modus vivendi libero e anticonformista che #LES BOHÉMIENS si ispira per vestire un uomo che non ama certo passare inosservato. “Quando abbiamo intuito che i nuovi trends della moda giovanile stavano virando in una direzione molto distante dal costume "mainstream", abbiamo visto in LES BOHÉMIENS il mezzo perfetto per raccontare le influenze culturali, artistiche e musicali da cui nascono le odierne forme di controcultura. I Bohemien, quali precursori dell'anticonvenzionalità, rappresentano per noi la metafora della libertà d'espressione che supera le consuetudini per aprire la strada al cambiamento”, ha commentato Francesco De Falco. A tale scopo, il marchio ricorre ad uno stile che pur attingendo ad elementi del passato sa reinterpretarli con linee moderne e innovative. Un’esperienza 2.0, che intende superare tutto ciò che di già visto c’è nel settore, usando tecniche stilistiche precise e veicolando un messaggio di freschezza e originalità, per un pubblico giovanile ma culturalmente orientato. Comunicato by Les Bohémiens website: www.lesbohemiens.it e-mail info@lesbohemiens.it

lunedì 25 agosto 2014

Insta post ... parole e immagini

La moda mi porta lontano, e viaggiando viaggiando incontro amici, nemici, persone splendide, odiose e adorabili, fantasiose e banali ... La strada è ancora lunga e io metto in spalla lo zainetto e percorro il mio cammino .... Era da tempo che non facevo il mio insta post ... Instagram è un puzzle di immagini che mi diverte ricomporre per poi narrare la mia vita ... Fatta di cose immensamente belle e rovinosamente brutte ... La mia vita tanto positiva o negativa ... La mia vita che non conosce le mezze misure. ... E cosa siamo noi di fronte all'immensità della natura? Quanto siamo piccoli di fronte alla grandezza di madre natura e dei suoi colori? Siamo piccoli, delle formiche! Ogni tanto è bello perdersi in paesaggi magici e se hai un fotografo d'eccezione vale la pena condividere perchè questo scatto appena postato mi fa rivivere proprio il momento, ne vedo l'immensa riflessione ... E mi vedo anche carina, di spalle ... Siamo belli quando stiamo bene ... Siamo sempre belli quando abbracciamo le persone belle e vere che popolano la nostra vita ... Graziano Amadori in bella mostra con me nella foto sopra ... Ho avuto il piacere di incontrarlo due volte ultimamente ... Così come ho avuto il piacere di incontrare Giuseppe Valletti, un modello speciale ... La tendenza incontra l'estate, la voglia di condividere e di relax ... Ed ecco che scatta la foto in perfetto mood vacanziero. Il sole, il relax, la piscina e la splendida Calabria ad accogliermi ancora una volta facendomi sentire a casa ... Ecco una delle mie foto estive ... Buona fine d'estate a tutti voi ... E chi ha detto che la città d'estate è noiosa? Un sabato sera di agosto a Napoli è stato più divertente di quanto potessi pensare e tra un selfie e un selfie incontro due carissimi amici: Marco Maddaloni, judoka e vincitore di Pekino Express della scorsa edizione, e Romina Giamminelli, modella che farà parte di Pekino Express con Mariana Rodriguez, formerà la coppia "LeImmigrate". Questa è la PAGINA FB UFFICIALE DI ROMINA dove potete seguirla ... Ecco il mio profilo instagram http://instagram.com/marymodidimoda per chiunque voglia seguirmi e per voi amiche blogger ... Così restiamo in contatto ... XoXo Maryp!

lunedì 18 agosto 2014

Mirala ... Il nuovo singolo di Yomaira Moreno

Mirala è il nuovo singolo di Yomaira Moreno. Ritmo dance/elettronico miscelato a sonorità latine ne fanno un pezzo allegro, coinvolgente e ballabile, in più, la particolare vocalità della cantante rende il brano inconfondibile. Yomaira Moreno è un’artista poliedrica: vocalist, cantante e modella, nasce a Santo Domingo per poi trasferirsi in Italia, a Napoli, nel 2007. La musica e la moda sono le sue passioni, dove sente che può esprimere la propria femminilità e la propria attitudine all’arte.Blues, soul, R&B e house music sono i generi musicali che hanno accompagnato la sua crescita personale e artistica, le sue fonti di ispirazione artiste come Aretha Franklin, Rebeka Brown, Jocelyn Brown. Famosa per le sue performance live ricche di energia, la Moreno, è reduce da due progetti discografici che hanno registrato successo in classifica e come ascolti radiofonici: “La Pasion” con Expanded Music Label e “Luv, Sex and Money” con NetsWork Record.Il terzo singolo di Yomaira Moreno nasce dalla collaborazione con Vincenzo Cardinale deejay e producer. Guardala, eccola: lei è positiva, è forte, una donna che si rialza, segue la sua strada verso la felicità! Un inno alla positività il testo della canzone che è stata scelta da Lapo Elkann per gli eventi ITALIA INDIPENDENT ed è presente nei migliori canali e digital store, amazonMP3, iTunes, Google play, solo per citarne alcuni. Mirala Tour ha già visto tante date in alcuni dei più bei locali della Penisola come il Tempio di Atlantide oppure lo Chalet nel bosco, storico locale della capitale, durante il tour Yomaira Moreno si è esibita con Deejay e Vocalist internazionali come: Luca Agnelli, Tony T, noto per la hit mondiale “Shine On”, Magic Box, che è tornato sulle scene nel 2013 con “Scream My Name” e ancora la Top Dj Anfisa Letyago, con la quale si è esibita al party COLMAR. Yomaira Moreno, attualmente in giro tra le più belle location di vacanza con il suo terzo singolo e le sue performance vocali, è soddisfatta della risposta che i tantissimi giovani hanno dato ai live. Mirala è una produzione Clarence Rec, etichetta Clarence Rec. Per info e booking http://www.clarencemanagement.com/. Official Facebook https://www.facebook.com/moreno.yomaira Official YOUTUBE https://www.youtube.com/user/yomairamoreno. Mirala iTunes https://itunes.apple.com/us/album/mirala-single/id899114506 ... Ascolta, condividi, ama <3 a>

venerdì 15 agosto 2014

I Ditelo Voi al "Negombo Summer Festival" con "Gomorroide"

Fashionisti ... Come sapete il mio è un blog di moda ... ma non solo!!! Questo non solo è un piccolo universo dove rientrano eventi, cultura, viaggi, amore e miei pensieri .... D'altronde un blog è sopratutto un diario, VERO? Non posso non parlarvi del "Negombo Summer Festival" un vero e proprio Festival che si tiene al Negombo, meraviglioso parco idrotermale sito nella baia di San Montano, l'insenatura più suggestiva dell'isola. Dopo il successo dell’inaugurazione con lo show di “Made in Sud” (sfiorati i 1500 spettatori),sabato 16 agosto sarà il turno del trio “I Ditelo Voi” che porteranno in scena lo spettacolo “Gomorroide” con la regia di Gianluca Ansanelli. I tre scatenati funamboli della comicità, Lello Ferrante, Mimmo Manfredi e Francesco De Fraia, affiancati da una compagnia di straordinari caratteristi, propongono una galleria di situazioni e personaggi irresistibilmente esilaranti, ispirati dai retroscena più scabrosi dell'impero criminale della camorra svelati da “Gomorra” (posto unico: 20 euro). Se “Gomorra” ha svelato i retroscena più scabrosi dell'impero criminale della camorra, “Gomorroide” ci mostra il vero tabù della malavita organizzata: il suo irresistibile lato comico. E' la radiografia della criminalità organizzata vista attraverso la lente deformante dell'ironia. La cultura camorristica, così ricca di aspetti oggettivamente grotteschi, viene qui reinterpretata dai Ditelo Voi, tre scatenati funamboli della comicità che, affiancati da una compagnia di straordinari caratteristi, propongono una galleria di situazioni e personaggi irresistibilmente esilaranti. Ci sono i due ragazzini fulminati armati di mitra che decidono di fare la guerra ad un Boss dei Casalesi, c'è la "famiglia radioattiva", che abita direttamente in una discarica abusiva, c'è il killer della camorra che si aggira tra lampade abbronzanti in cerca della sua vittima (peccato che ammazzi sempre la persona sbagliata), c'è l'incontro al vertice tra la camorra locale e la nuova criminalità cinese, funestato da inevitabili e goffissime incomprensioni linguistiche, e infine c'è "camorra's got talent" il nuovo, avvincente talent show, che la camorra ha organizzato per reclutare le nuove leve della criminalità. Come dire... se proprio dobbiamo imparare a convivere con la camorra, almeno dateci la soddisfazione di prenderla un po' giro! Prossimo appuntamento per il "Negombo Summer Night" con Vincenzo Salemme in "Sogni e bisogni" (18 agosto), a chiudere il "Kiss Kiss Napoli Show" con Gianluca Manzieri, Luca Sepe e Antonio Manganiello (21 agosto). Info 349.3396549 – 081.986390 www.negombo.it. Ufficio stampa Alessandro Savoia.

domenica 10 agosto 2014

Intervista a Mario Cordova

Mario Cordova, celebre per essere la voce italiana di Richard Gere, è un attore, doppiatore e speaker pubblicitario molto noto ed apprezzato. Oltre a doppiare moltissimi attori di Hollywood, è stato protagonista di diverse fiction televisive, tra cui "Onore e Risperro" "le Tre Rose di Eva 2" e "Centovetrine". Ha da poco sposato la sua compagna Barbara, conosciuta a Macerata. 1)Come si è trovato ad intraprendere il percorso del doppiaggio?.... e che valore attribuisce ad un mondo che gli ha concesso di esprimere appieno le proprie velleità! "Ho cominciato per caso. Era il 1980. Allora si parlava poco di doppiaggio, la gente non si poneva il problema, andava al cinema e non si domandava se la voce che sentiva sul viso dell’attore che vedeva sullo schermo, era la sua oppure no. Ero appena arrivato a Roma per tentare di fare questo lavoro. In Rai avevo conosciuto la compagna di Stefano Satta Flores, un grande attore di quel tempo e lei mi consigliò di andarlo a trovare in una sala di incisione dove Stefano stava doppiando Deddly Moore nel film Ten. Andai. Appena entrato il direttore di doppiaggio, Mario Maldesi, uno dei più grandi direttori di sempre avvisò del mio arrivo Stefano, che non mi aveva mai visto in vita sua. Lui uscì dalla sala dove stava registrando, mi venne incontro dicendomi: “Mario come stai, abbracciami! “ E rivolgendosi al direttore: “Questo ragazzo è un attore straordinario, fagli un provino!”. Ero senza parole! Non mi aveva mai visto, eppure fingeva di essere un mio grande amico, per impressionare il direttore di doppiaggio. Infatti il provino andò molto bene e poco tempo dopo, mi chiesero un contratto di esclusiva. Devo tutto a quel grande attore, a quella meravigliosa sceneggiata". 2) Esiste una correlazione direttamente proporzionale tra l'universo del doppiaggio ed il panorama del cinema? ovvero che legame sussiste tra il ruolo di doppiatore e quello di attore? "Beh, doppiare significa recitare. Ma c’è una differenza sostanziale fra fare l’attore e il doppiatore. Il lavoro dell’attore è quello di leggere un testo e attraverso lo studio e l’analisi delle parole costruire un personaggio, scegliere in che modo guarda e si muove, il modo in cui dice una battuta. Nel doppiaggio tutto questo è già dato, non devi costruire il personaggio, lo ha già fatto l’attore sullo schermo. Tu devi invece immaginare di essere quell’uomo o quella donna, di avere quel corpo e quella faccia, e di muoverti, di essere nel luogo esatto dove si sta svolgendo la scena. Mentre tu invece sei in sala di incisione, una stanza buia, senza finestre. Doppiare per me è come suonare una partitura musicale, dove sono scritte le note, i tempi. Eppure all’interno di questa struttura così rigida, hai spazi di creatività e di manovra straordinaria. E poi facendo doppiaggio cambi personaggio continuamente e può accadere che alle 9 del mattino sei uno sceriffo del Texas e alle 13.30 Gatto Silvestro e alle 16.30 un pedofilo di Berlino. Facce, corpi, storie, situazioni sempre diverse. E’ fantastico!" 3) Quali sono i ricordi più vivi dei suoi esordi con quelli che ricordiamo essere eccellenti maestri, quali Dario Penne, Mario Maldesi, Stefano Satta Flores? "Di Satta Flores ti ho già detto. Mario Maldesi è stato sicuramente il più grande, insieme a Renato Izzo e Fede Arnaud. Ho avuto la fortuna di essere un “suo attore”. Mi ricordo che una volta mi fece ripetere più di 30 volte una scena di soli fiati! I fiati sono tutto - mi ripeteva - sono l’anima del personaggio!!! Dario è stato ed è uno dei più grandi. Grande doppiatore e, permettimelo, grande uomo. Lavorare accanto a lui è un onore!". 4) C'è una particolare emozione della sua ascesa professionale che conserva tutt'oggi con singolare affezione? "Le emozioni sono tante, tante in più di 40 anni di carriera. Le più belle forse, sono legate ai primi anni perché più intense, più inattese, più sorprendenti: la tensione incosciente al provino per essere ammesso alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova all’età di 15 anni, perchè parlavo ancora siciliano e non avevo portato niente a memoria, in quanto avevo saputo dei provini il giorno stesso. Il terrore provato al primo saggio della scuola, un minuto prima del “chi è di scena”, in cui mi ero giurato sottovoce che mai più avrei fatto uno spettacolo in vita mia, tanta era la paura che provavo. La gioia il giorno in cui mi hanno comunicato che ero stato scelto per interpretare un personaggio in una sit-com di 8 puntate che sarebbero andate in onda per “Domenica In”, la mia prima uscita in tv! L’incontro con Jeremy Irons, ospite a Roma per l’anteprima internazionale di Lolita, di cui conservo ancora una sua lettera in cui mi dice che vuole essere doppiato solo da me. I giorni successivi all’uscita su Rai 1 di Storia di Anna, uno sceneggiato che raggiunse i 22 milioni di spettatori, cifra impensabile oggi e che mi costrinse a uscire con gli occhiali da sole e berretto nel tentativo di nascondermi un po’ per non venire costantemente attorniato da persone che volevano salutarmi. La prima volta al Sistina, col musical Datemi 3 caravelle cantando una canzone per me difficilissima con il terrore di steccare". 5) Da attore, doppiatore, dialoghista e direttore del doppiaggio, che consiglio dà a chi si accinge a questa carriera? "I consigli valgono quello che valgono, ma una cosa la voglio dire. Se sognate di diventare attori, non rinunciate mai, per nessun motivo! Troverete persone che faranno di tutto per farvi cambiare idea, ma voi non ascoltatele perché riuscire a realizzare i propri sogni è la cosa più importante della vita. Fate una scuola di recitazione, ma non per troppo tempo e cambiate i maestri, perché ogni maestro insegna quel che sa e insieme alle proprie conoscenze passa ai suoi alunni anche i propri difetti e le proprie lacune".

venerdì 8 agosto 2014

Capsule collection Vacchiano bag

"Ma guardare nella borsa di una donna" chissà quante volte avete sentito una frase. Sì, perchè nella borsa di una donna risiede il mondo, il suo piccolo universo, fatto di appunti, segreti, misteri, specchi, oggetti legati alla bellezza. Una donna senza la borsa è quasi una sfida, un controsenso, ti fa pensare che non abbia nulla da custodire. La borsa è l'accessorio per eccellenza e questo Gianluca Lera, direttore creativo di Vacchiano borse, lo sa bene; proprio per questo ha creato una particolare capsule collection dove celebra la donna attraverso la borsa. Ispirate a grandi donne dello star system che da sempre, con la loro forza, il loro carattere, ispirano altre donne ed esercitano un potere di fascinazione sul grande pubblico. Quattro modelli ispirati ad altrettante donne. Oprah Tote, ispirata ad Oprah Winfrey, una borsa a mano con un manico per un look 'modern bon-ton' in vitello grana naturale. Tracolla removibile e regolabile, per poterla portare sia a mano che a spalla. Fatta con chiusura linguetta con dettaglio logo palladio. Interno in suede beige naturale Charm in palladio con logo impreziosito da infilature in pelle cucite a mano. Oprah Winfrey, incarna perfettamente la donna Vacchiano, ovvero una donna ostinatamente indipendente ed autonoma, con "un'identità fashion" forte ed innovativa, di grande ispirazione per le giovani donne ambiziose. Oriana shopper bag, ispirata alla grande scrittrice Oriana Fallaci è una shopper pratica, moderna, capiente ma anche leggera. Bottoni automatici sui fianchi per ampliarne le misure. Borsa dall'aspetto squadrato ma soft. Da portare a mano o a spalla. Oriana Fallaci, una grande icona del nostro tempo in grado di affermarsi in un mondo ancora tutto al maschile. Una delle regine più belle del secolo, Rania di Giordania, ha ispirato Vacchiano nella realizzazione del Bauletto in vitello grana naturale, presentato in tono bicolore. Particolare la tasca esterna con chiusura a linguetta con dettaglio logo in palladio. Tracolla removibile e regolabile per poterla indossare con più opzioni.Disponibile anche nella versione piccola da young-girl. Giovane donna diventata una Regina assolutamente contemporanea, Rania di Giordania è fonte di ispirazione non solo per essere un’ icona di stile, ma anche per il suo impegno costante nel sostenere i diritti dei più deboli. Chiude la capsule collection della maison Vacchiano, la Shoulder bag Kate ispirata ad alla principessa Kate Middleton. E’ una piccola bag-chic, in vitello grana naturale con un manico e tracolla removibile, da indossare anche in occasioni speciali. Chiusura con linguetta con dettaglio logo in palladio. Interno in suede beige naturale con taschini di servizio per carte di credito e cellulare. Charm in palladio con logo impreziosito da infilature in pelle cucite a mano. La principessa Kate Middleton incarna perfettamante la donna Vacchiano per essere diventata un’icona glam semplice ed al contempo sofisticata. Io mi sono innamorata di queste borse, le vorrei tutte, perché sono belle e ispirate a quattro donne fantastiche, ognuna a modo suo è riuscita a realizzare il proprio sogno e rendere la propria vita speciale. Voi quale borsa preferite? E quale delle quattro donne/icone prescelte?

mercoledì 6 agosto 2014

La Grotta dei Desideri 2014: le emozioni

Marco Maisto, designer campano, stravince il concorso "La Grotta dei Desideri" aggiudicandosi il primo premio e cioè la borsa di studio di mille euro e uno shooting fotografico, il premio della stampa, uno stage offerto da un'azienda. «La scelta dei tessuti – spiega sul suo défilé lo stilista napoletano – si basa sul contrasto tra naturali, come la tela di lino, l’otthoman in seta e la maglia aperta di lana, e sintetici ma ecosostenibili, come la vernice che ho creato con polimeri ad impatto zero e montato su un tnt di cotone organico». Seconda classificata Annalisa Di Lazzaro con una collezione ispirata all'Ophelia shakespiriana con abiti fiabeschi. Terzo classificato Marco Sfregola con una collezione che coniuga magia e seduzione con toni e colori romantici, moderni.La Grotta dei Desideri, X edizione, è stata questo ma non solo. La Grotta dei Desideri 2014 è stata un hashtag che era quasi un codice, che dovevi ricordare a tutti ogni volta perchè continuavano a postare le foto senza #gdd14. E' stato vedere 20 stilisti con 18 collezioni in gara (due gareggiavano in coppia!) e la cosa fantastica è stata non sentire la competizione, non respirare aria di astio e di invidia o competizione negativa, ma sentir parlare di moda, di stile, vedere stilisti complimentarsi tra loro! La Grotta dei Desideri è stata l'Anteprima dove ogni stilista ha presentato sé stesso e la propria collezione e il proprio stile facendo sfilare una modella con un abito della collezione, è stata la fashion dinner dove una donna è stata sorteggiata e ha vinto un abito scegliendo Rosanna Imperio e Elena Braccillieri che, in lacrime, hanno ringraziato il parterre di ospiti al Grand Hotel La Tonnara. La Grotta è stata le lacrime dietro il backstage poco prima della proclamazione dei vincitori, l'ansia dell'attesa dei nomi, tra gli stilisti, tutti abbracciati ed emozionati; la grotta dei Desideri è stata giornate al lavoro tra fitting e prove, serate di eventi, cene a notte fonda e fare l'alba a parlare e ridere per poi svegliarsi con 4 ore di sonno e un'altra giornata da affrontare. La Grotta dei desideri è stata emozione, il mare e il sole di Amantea, la serate, gli outfit pazzeschi, il bere e mangiar bene, le risate assieme, conoscere stilisti da tutta Italia (quasi), lo scoprire che si è uguali da Milano a Messina e che le difficoltà sono le stesse per uno stilista in una nazione che offre poco o niente se sei emergente. La Grotta è stato vivivere in simbiosi, son state le foto di Andrea Celentano, gli abiti spettacolari di Graziano Amadori, la voce della splendida Erika Cunsolo, presentatrice, la dolcezza e la professionalità della cara amica Maria Francesca Calvano, presentatrice e ufficio stampa dell'evento, la simpatia e lo scatto sempre pronto del fotografo ufficiale, il maestro Pasquale Catanzaro, la disponibilità di Valentina Correale, la "mamma" di tutti noi,Anna Greco, team leader modelle e splendida modella, Giuseppe Catalano, organizzatore e simpaticissimo team leader, e infine la grotta è stata, è e sarà Ernesto Pastore, presentatore, ideatore e grande organizzatore. La Grotta è stata tanto, son state lacrime di gioia, sorrisi di amarezza, qualche piccola delusione, tanti sentimenti contrastanti. La Grotta è stata la stanza 512 che è diventato un club ambitissimo per i nottambuli e odiato per chi voleva dormire. Se oggi, a poche ore dalla fine e nelle nostre case, pensando a tutto ciò una lacrima scende sui nostri visi, vuol dire che questo evento è stato qualcosa di più che 3 vincitori, e la riprova che quando si associano tante persone brave e professionali tutto ciò che può venir fuori è solo positivo. Per noi giovani la strada non è solo in salita, ma più ripida e piena di ostacoli; dobbiamo lavorare il triplo del normale e siamo facilmente rimpiazzati dai "vecchi" di questa nostra bella Italia che ci ha rubato il futuro. Nella moda tutto questo è amplificato. Per fortuna qualcuno che crede in noi c'è. Sostenete i giovani fashion designer. SEMPRE.