lunedì 30 gennaio 2012

Milan-Fashion-Week PART II

Rieccoci a parlare della Fashion Week. Personalmente non amo bombardare di messaggi, non darvi tempo di respirare, voglio proporvi il mio messaggio darvi il tempo di elaborarlo, interiorizzarlo, voglio che cerchiate di individuare le emozioni che voglio comunicare, oltre che le notizie che vi trasmetto. Rieccoci immersi dunque nella kermesse milanese, è vero, solo chi c’è stato può capire quanto sia bella Milano in quel periodo, come sia particolare l’aria che si respira, io avrei voluti portarvi tutti con me. Ma, purtroppo, non era possibile. Proprio per questo vi racconterò tutto ciò che mi ha colpito e reputo degno di nota, siamo al primo giorno, la sfilata in questione è quella di Frankie Morello. Facile arrivare a conclusioni affrettate e parlare della “solita provocazione”. Io non ci sto. Perché quella dei nostri stilisti è una messa in scena, è un racconto, è un messaggio. Io amo particolarmente i Fashion Show di Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti perché hanno sempre un significato molto profondo in sé, perché nulla è mai lasciato al caso e tutto segue un preciso filo conduttore. Questa volta parliamo di un viaggio, di un vero meditation tour che porta l’uomo dall’urbano alla presa di coscienza. La conquista della libertà vive tre fasi principali: la prima, quella dell’attaccamento ai beni materiali, vede materiali e colori che ricordano la città; la seconda, in cui l’uomo sente l’esigenza del cambiamento e inizia un viaggio interiore, è caratterizzata da colori, ricami e materiali che iniziano a diversificarsi e assumere leggerezze diverse da quelle precedenti; l’ultima rappresenta l’abbandono delle cose materiali e la leggerezza è protagonista. La spiritualità, la presa di coscienza, l’abbandono della superficialità portano l’uomo alla quasi nudità, alla libertà.




 
Questo era Giuseppe Sartori, attore della compagnia Ricci e Forte, che ha interpretato la metamorfosi del meditation tour di Frankie Morello (un grazie particolare per il contributo fotografico ad Eric, Andrea e Mirko). Certo leggendo quanto detto fin ora capirete è molto più semplice bollare il tutto come “la solita provocazione” ed andare avanti. Ma noi, riflettiamo un attimo, cerchiamo di comprendere il messaggio e poi andiamo avanti, certo, non prima però di aver fatto i complimenti e scambiato quattro chiacchiere con gli stilisti.






Ed ora? Ora andiamo avanti avanti, dobbiam correre, perché la Moda non aspetta nessuno!! E via alla sfilata Emporio Armani che stupisce tutti con il suo stile rigoroso, le sovrapposizioni di sciarpa e cappello (un effetto bellissimo), le sciarpe morbide che sembrano quasi delle piccole mantelle che abbracciano le spalle, con le ampie bag a trapezio che nascondono chissà cosa… Arriva anche la donna in passerella, ecco una perfetta coppia, belli, eleganti da fare invidia! Che sorpresa! Ce l’aveva detto il nostro amico Angelo Flaccavento, che Armani da un po’ di tempo a questa parte tende a stupire, e non si sa più cosa aspettarsi. Bella sorpresa! Vi lascio alle foto che ho selezionato tra quelle che per noi ha scattato Luca Ortolani(http://www.lucaortolani.it/): un fotografo, un folle! 








sabato 21 gennaio 2012

Milan-Fashion-Week PART I

Anche questa edizione della Man Fashion Week è volta al termine, proprio ora che restano le orme dei passi sul catwolk, voglio raccontarvela. Avrei dovuto raccontarvela minuto per minuto, restare connessa perennemente e cercare di postarvi una parola, una frase, non l’ho fatto. Non so se farlo sarebbe stato meglio, rappresento una forte controtendenza come blogger, lo so, ma preferisco attualmente la calma di questo post-evento che facilita la riflessione. Eccomi dunque, valigia disfatta e materiale catalogato..Così, dopo giorni di corse ai backstage, vip rincorsi per strappare qualche commento, fotografi per vedere lo scatto più rappresentativo eccomi, sono pronta a raccontarvi tutto quello che avreste (e NON AVRESTE) voluto vivere in questa fashion week, il viaggio inizia, siete pronti???   

Cinture bene allacciate, ah … A proposito nella foto sono in uno dei bus che ci portavano da una sfilata all’altra (è una corsa pazzesca!), pass al collo, inviti alla mano e via verso una grande avventura. Ad aprire questa Fashion Week è Corneliani, che porta in passerella il grande Gatsby, reinterpretando l’eleganza del grande seduttore in un uomo che ama lo stile moderno sartoriale, attento alla cure dei dettagli (in particolare borsoni e scarpe coordinate all’albito, realizzate in tweed, principe di Galles e cachemire. Questo concetto di sartorialità rivisitato in chiave moderna ha portato sulle passerelle un uomo di grande stile, che sia business man o un semplice uomo che non ama tralasciare lo stile con tocchi di eccentricità. L’uomo Corneliani mi è piaciuto molto, mi ha affascinato, fatto sognare, un uomo così elegante, distinto, attento ai particolari! Ecco a voi qualche immagine.


Ermenegildo Zegna ci fa vivere l’emozione della meta (oltre quella del viaggio che voglio trasmettervi) e ci porta in montagna, dove nei lodge e sulle piste più esclusive il suo uomo vive la socialità del viaggio, dove stacca la spina, si diverte e si rilassa, essendo però sempre connesso con il suo blackberry (dal quale non si stacca mai) alle incertezze finanziarie. Diquesta collezione ho apprezzato soprattutto i colori, che sono ispirati dal paradiso naturale della maison, l’oasi Zegna: marrone in tutte le gradazioni del legno, nocciola, bianco neve, l’ocra delle foglie secche, il blu profondo del cielo notturno. L’emozione più bella è stata vedere sfilare questi capi in quest’ambiente molto particolare, l’effetto ricreato è stato proprio quello della baita in montagna, con il legno dentro e la neve fuori … Emozione!


Costume National Homme si distingue per la sua attenzione alle linee, dal taglio preciso, io l’ho definita molto design oriented come collezione, con una sapiente ricerca innovativa. Stupisce, Ennio Capasa, proponendo il capospalla portato come se fosse uno zaino, dietro le spalle, sorretto da bretelle, poi vediamo pantaloni morbidi, materiali mescolati (tessuto, maglia, pelle) danno un effetto particolare a cappotti e trench. I colori sono tra le sfumature del ghiaccio, grigio, nero, ottanio e blu navy.


Concludo dicendo che chi crede che la moda sia donna, non sa quanto si sbaglia...C'è talmente tanto da dire sulla moda uomo.. Mi raccomando, restate con me... Anzi con noi! Ecco alcuni dei miei compagni di viaggio di questa spettacolare Fashion Week!




giovedì 5 gennaio 2012

Quelle emozioni che ti fanno sognare: Pietro Napolano si racconta ai nostri microfoni

Una serata a cavallo tra il vecchio e il nuovo che sa un po’ di magia ci trova in un salottino, ospiti del Vovo Pacomio, noi siamo i componenti del blog “Modi di moda” che con una Troupe televisiva intervistiamo Pietro Napolano. Pietro è un ragazzo di 27 anni, napoletano, con tanta voglia di vivere e di raccontarsi a cuore aperto. Pietro è un cantautore, con un background artistico non da tutti: la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi nel 2004 lo lancia al grande pubblico, finito il programma entra a far parte del CAST di Footlose, successivamente con un amico del programma televisivo fonda il duo PQUADRO con cui calca il palco dell’Ariston e vince il terzo posto a Sanremo giovani con il pezzo “Malinconiche sere”. Pietro è cambiato, sono passati anni da quando il successo lo ha investito improvvisamente, ora ricomincia da solista, riparte dalla sua musica.


Pietro ci ha raccontato le emozioni che ha vissuto nel programma Amici, l’ansia di aspettare per esibirsi dietro le quinte di quel palco così “pesante” che è quello dell’Ariston, Pietro ci ha ascoltati, ci ha fatto entrare nel suo mondo, raccontandoci come nasce la sua musica, adesso. La voglia di fare musica, l’esigenza di guardarsi dentro, qualche serata passata in malinconia ricordando l’adrenalina che regala fare ciò che ti piace, e se questo qualcosa si chiama musica, raramente riuscirai a farne a meno nella tua vita. Pietro Napolano ha trasformato queste emozioni in musica, ci ha raccontato della malinconia nel suo pezzo, io con Pietro ci ho parlato, l’ho intervistato, l’ho sentito e poi risentito. Il ricordo più bello che ho di questa intervista è un preciso attimo, che non dimenticherò, c’è stato un momento in cui l’h guardato negli occhi, quello sguardo verde scuro ha una profondità assurda, Pietro parla spesso senza proferire parola, perché è un ragazzo che vive d’arte e di emozione.



 Pietro rincorre il suo sogno, calcare il palco dell’Ariston, quindi ascoltate il suo pezzo "Martello e incudine" su SANREMO SOCIAL (basta cercare su face book e troverete la pagina, basta registrarvi, cliccare VOTA, cercare in ordine alfabetico gli artisti e Pietro lo trovate sotto la N di Napolano), guardate il video, ascoltate le note, il testo e se il tutto vi convince, se vi emoziona, se vi strappa un ricordo, votatelo.  Questa serata è stata speciale per un altro motivo: Jenny Natale e Giovanni Giaquinto, due lettori del blog hanno avuto la possibilità di fare una domanda e quindi di intervistare assieme a me Pietro,  Emilia invece ha assistito e ha scambiato quattro chiacchiere con Pietro prima dell’intervista.






Io sono stata felicissima della loro partecipazione, e anche il resto dei componenti del Blog come Mirko e Alessia che si sono goduti l’intervista “dietro le quinte” . Ora però non anticipo più nulla, tranne che vedrete a breve l’intervista per intero sulle reti TELECAPRI e che se volete essere tra i prossimi protagonisti delle nostre interviste o filmati AGGIUNGETECI SU FACEBOOK (Ci trovate come BLOG MODI DI MODA). Ora però Godetevi le immagini di Eleonora, una fotografa speciale, perché guarda con l’anima e poi scatta.








martedì 3 gennaio 2012

Nida Fof FEFE’: One Fashion Night in Caserta center

Una one night in onore di Fefe’ Glamour, che compie un anno, lo festeggia con uno shooting, tutto in una notte. Una notte che inizia in questo dicembre Casertano così glamour e Fashion addicted!
Atmosfera da big city per l’evento: un concept store dallo stile minimal, materiali opachi, luci soffuse,  quadri raffiguranti l’ultimo shooting Fefe’, un grande albero decorato ad abbellire la consolle, musica coinvolgente, gente.                                       


                                              
Tanta gente accetta l’invito: bella, giovane e meno giovane, ma con un comune denominatore, ossia l’eleganza, l’attenzione allo stile, l’amore per il bello. Inizia così questa serata che promette bene e finisce meglio, inizia con la musica, con l’intero staff di Nida che accoglie gli ospiti facendoli sentire come a casa di un proprio amico, con quello di Fefe’ che festeggia assieme ad ogni singolo invitato il successo di un giovane brand nato da giovani (finalmente!).




Poi c’è  Annarumma che inebria i partecipanti con i profumi e la piacevolezza al palato dei suoi vini, lo staff del Vovo Pacomio che lascia lo storico locale, per rendere perfetta questa serata! Noi c’eravamo, abbiamo bevuto, chiacchierato, scambiato saluti con gli addetti al settore e con i tanti Fashion Lover’s, nel frattempo poi abbiamo curiosato in giro per farci un’idea sui regali di Natale.
 



Cosa dire del famoso quadratino di seta che ormai spopola tra i giovani che amano il vestir bene, il dettaglio, la sfumatura che ti fa dire: OK è l’outfit giusto! Non posso aggiungere altro, perché se pensi che sia solo un po’ di stoffa, ti consiglio ti toccare una Fefe’, metterla nel taschino o annodarla al polso. Cambierai idea.