venerdì 28 dicembre 2012

Fashion Victim

“Sai la gente è matta,
 a volte troppo insoddisfatta; quando la moda cambia, lei pure cambia” recita una nota canzone di Mia Martini, ed è proprio il concetto che sta alla base di un concetto nuovo e molto diffuso quale quello del “Fashion Victim”.
 
 
Questo termine, adoperato per la prima da Oscar De La Renta, è nato con un senso dispregiativo, e sta ad indicare una persona che è vittima della moda, pertanto portata a seguire pedissequamente ogni tendenza, senza personalizzalizzazione.
 


Il soggetto in questione, proprio perché vittima di quel sistema così repentino che è quello della ciclicità delle tendenze, tenderà ad avere look sempre molto differenti tra loro ed è altamente influenzabile da ciò che la moda detta.
 


Il termine FASHION VICTIM vede però varie sfaccettature e sfumature di significato. Spesso indica persone appassionate di moda, che sono sempre informate sulle ultime tendenze e sono trendy. Insomma il significato iniziale depurato della sua accezione negativa! E voi? COme vi sentite?
 

martedì 11 dicembre 2012

Little Black Dress


Salve miei Fashion Ironic

oggi voglio proporvi qualche foto di un paio settimane fa, l'occasione era un compleanno, l'abito nato da una sperimentazione di mia madre. Guardava la tv e si è sentita ispirata da un abito indossato dalla Clerici, ha applicato due veli di tulle al mio tubino nero a fascia comprato da Zuiki quest'estate.

 
 

Anche se inizialmente non ero per niente convinta, il risultato non mi è per niente dispiaciuto, il velo di tulle ha dato un tocco di ulteriore eleganza alla mise!
 
 
 

 
Ho completato l'outfit con uno spolverino beige, scarpe nere, bracciale e orecchini color ambra.
 
 
 


Cosa ne pensate voi?? Vi è capitato un lampo di genio di una vostra amica, parente o mamma (come nel mio caso) particolarmente creativa e afffine agli "art attack" ? 

domenica 9 dicembre 2012

My Fashion Event... Is Guerrilla Marketing!!!


Salve a tutti,
 
carissimi follower! Come procedono le vostre Life In Fashion? La mia bene. Voglio parlarvi di un evento che ho organizzato in questi giorni (... riuscite a perdonare la mia assenza?) e che si è svolto ieri nel centro della mia città, Caserta. In questo evento son riuscita a coniugare alcune delle mie passioni di sempre: moda e  guerrilla marketing. Infatti, in perfetto stile guerrilla non ho pubblicizzato l'evento in alcun modo, tranne che per un teaser (dall'inglese to tease, incuriosire) che non ha diffuso però la data e l'ora dell'evento.
 
 
 
L'evento è nato dalla mia collaborazione con Roberta Razzano (Food and Fashion Designer), Diavoli gioielli e FlaClà bijoux un delizioso negozio di accessori, lo vedete in foto, dove sono immortalate Anna che è una delle modelle che ha posato e mia sorella Chiara, che mi aiuta sempre in tutte le mie "imprese", che in questo caso ha fatto da promoter. Lo so...è una fortuna avere una sorella!
 
 
L'evento si è svolto con un flash mattutino e nel pomeriggio, quando le ragazze hanno indossato anche degli abiti di AltaModa disegnati da Roberta Razzano. Nella foto che ho appena pubblicato vedete un abito corto nero indossato da Matrona e il modello (Mirko) indossa una collana della collezione "Diavoli Gioielli".
 
 
 
Questa è una foto all'interno del negozio, davanti all'espositore della collezione COLOR, dove vedete Anna in tutto il suo splendore con tubino nero, Mirko sorridente e Chiara e Nella (che indossa uno degli abiti della collezione di AltaModa). Queste sono le prime foto che mi ha inviato uno dei fotografi, Alessandro Santulli, a breve vi aggiornerò con altre immagini e dettagli dell'evento. Un abbraccio a tutti... Vi lascio con questa bella immagine!
 

 

 

sabato 1 dicembre 2012

Quando l'abito sta stretto


Entrate in un negozio,
 
lo vedete riposto su un ripiano perfettamente piegato e ben ordinato, assieme ad altri capi di uguale modello in differenti varianti di colore.  Non lo avevate mai notato prima, ma ora vi convince, anzi, più lo guardate, più vi piace. Lo prendete, decisi a comprarlo, manca solo la prova "camerino". Niente! Non vi sta!

 
Nella solitudine del camerino continuate a provare e riprovare, vi entrerà pure ma il bottone salta oppure stringe troppo, eppure quel capo continua a farvi l'occhiolino e, sebbene vi consiglino di lasciar stare, voi non fate che notare ed apprezzarne la bellezza, anzicchè vedere i difetti che fa su di voi.


Certi rapporti mi ricordano proprio quei capi d'abbigliamento ai quali proprio non vogliamo rinunciare! Che sia una gonna troppo aderente, una giacca più avvitata di quanto potremmo indossare, un abito di una taglia in meno alla nostra, poco conta. Ciò che conta è il desiderio che abbiamo di sentircelo addosso.L'emozione provata nel guardarlo,studiarne la fattura, accarezzare la stoffa, adagiarla al nostro corpo, non si può dimenticare.
 
 

Ci sono rapporti d'amore, o di amicizia, a cui siamo costretti a rinunciare. Per noi la manifattura era ottima, la stoffa pregiata, le cuciture perfette, ma qualcosa non andava... Ed ecco quello strappo che proprio non ci aspettavamo!