... Bla bla bla ... Parole, parole, parole ... Più o meno dotate di senso compiuto! Spesso la nostra vita, il nostro mestiere, le nostre conoscenze si riducono ad un blablabla ... A volte ci si ritrova a vivere delle settimane così dense di impegni, lavorativi e non, che tutto ciò di cui si ha voglia è chiudersi in una stanza, indossare le cuffie, e ascoltare musica. Ascoltare la stessa canzone in loop ... Non importa degli impegni, delle cose da scrivere, dei documenti da consegnare, delle persone da contattare ... Tutto ciò che conta è staccare la spina, staccare con il mondo ... Stasera sono così, poche parole, tanta musica ... La stessa canzone ascoltata almeno 5 volte, ora è Beyoncé e il suo sound che ti porta lontano ... Rimanendo su una sedia e davanti ad un pc ... DRUNK IN LOVE
Datemi un runaway, un fotografo, un backstage, uno stand, degli abiti, delle modelle e farete di me la donna più felice del mondo. Parlatemi di lei e gli occhi si illumineranno di una luce nuova. Portatemi in realtà dove si respira la sua vera essenza e rinascerò. Perché molti parlano di lei o credono di farlo. Perché troppi credono di sapere tutto di lei, ma si illudono. Perché ormai tutti son convinti di poterla evocare o far vivere, ma sono lontani anni luce. Lei vive nei creativi, negli studiosi, nei geni. Lei risiede in chi ha la pazienza di discernere l'originale dalle mille copie, in chi studia e conosce, in chi ascolta e capisce .... Lei è in chi ha la devozione di dedicarle ogni gesto e la propria vita, se necessario.
Si fa presto a dire shooting. Si fa presto a dire fashion show. E' facile dire model, top model, alta moda. Parlate con chi ricama tutto il giorno. Sentite cosa ha da dire chi ha calcato passerelle di tutto il mondo. Ascoltate l'esperienza di un couturier e imparate da lui. Tutti nella vita hanno da insegnare qualcosa, in qualsiasi settore. Anche e sopratutto in questo. Sarti, vestieristi, coordinatori, stilisti, modellisti, giornalisti, persone che hanno dedicato l'intera vita a lei. Il quotidiano sposa il sogno, la normalità si tinge di straordinarietà e tutto sembra possibile.
Nulla è come sembra, non importa quanto siete simpatici, belli, affabili o interessanti. Contano i fatti, conta quanto avete venduto, quanto si è detto, cosa si è detto, conta quanto siete stati bravi a far parlare delle creazioni, conta quanto velocemente avete fatto il vostro lavoro. Perché qui si corre. Perché un anno è fatto di 6 mesi. Perché ciò che era presente in poco diventa passato, superato, vecchio e già visto. Perché dalla vetta è facile cadere e son tutti bravi a sorridere e applaudire ma pochi vi sosteranno nella caduta, o peggio ve la eviteranno. Siete voi e voi stessi. Il vostro lavoro, la passione, il genio e la creatività. Tra realtà e leggenda.
La modella brasiliana, tra gli angeli di Victoria's Secret, ha festeggiato, assieme ad amici e al compagno Jamie Mazur, con una sushi dinner al "1 oak nightclub", esclusivo locale in West Holliwood. Una modella può diventare oggetto ( e quindi soggetto principale) di una mostra? Sì se sei la divina KATE MOSS.
A Bologna la "Ono Arte Contemporanea" celebra la modella emblema del dirty realism con una mostra che ripercorre la vita della top, dai primi scatti che ritraevano una ragazzina esile e dal viso imperfetto ma con uno sguardo penetrante e ribelle ai tempi nostri.
"Chi ha fatto i tuoi vestiti?" questa la domanda alla base della campagna social lanciata, non a caso ad un anno esatto dal crollo del Rana Plaza in Bangladesh in cui morirono 1133 operai tessili, per promuovere una maggiore consapevolezza circa il reale prezzo da pagare per una moda low cost. L'obiettivo della campagna è quello di sostenere la possibilità di un sistema moda che si basi su filiere produttive trasparenti ed etiche.
Come rispondere alla domanda "chi ha fatto i tuoi vestiti?" semplice: i clienti hanno dovuto indossare a rovescio gli abiti e condividere una selfie con l'hashtag #insideout.
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