Rieccoci a parlare della Fashion Week. Personalmente non amo bombardare di messaggi, non darvi tempo di respirare, voglio proporvi il mio messaggio darvi il tempo di elaborarlo, interiorizzarlo, voglio che cerchiate di individuare le emozioni che voglio comunicare, oltre che le notizie che vi trasmetto. Rieccoci immersi dunque nella kermesse milanese, è vero, solo chi c’è stato può capire quanto sia bella Milano in quel periodo, come sia particolare l’aria che si respira, io avrei voluti portarvi tutti con me. Ma, purtroppo, non era possibile. Proprio per questo vi racconterò tutto ciò che mi ha colpito e reputo degno di nota, siamo al primo giorno, la sfilata in questione è quella di Frankie Morello. Facile arrivare a conclusioni affrettate e parlare della “solita provocazione”. Io non ci sto. Perché quella dei nostri stilisti è una messa in scena, è un racconto, è un messaggio. Io amo particolarmente i Fashion Show di Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti perché hanno sempre un significato molto profondo in sé, perché nulla è mai lasciato al caso e tutto segue un preciso filo conduttore. Questa volta parliamo di un viaggio, di un vero meditation tour che porta l’uomo dall’urbano alla presa di coscienza. La conquista della libertà vive tre fasi principali: la prima, quella dell’attaccamento ai beni materiali, vede materiali e colori che ricordano la città; la seconda, in cui l’uomo sente l’esigenza del cambiamento e inizia un viaggio interiore, è caratterizzata da colori, ricami e materiali che iniziano a diversificarsi e assumere leggerezze diverse da quelle precedenti; l’ultima rappresenta l’abbandono delle cose materiali e la leggerezza è protagonista. La spiritualità, la presa di coscienza, l’abbandono della superficialità portano l’uomo alla quasi nudità, alla libertà.
Questo era Giuseppe Sartori, attore della compagnia Ricci e Forte, che ha interpretato la metamorfosi del meditation tour di Frankie Morello (un grazie particolare per il contributo fotografico ad Eric, Andrea e Mirko). Certo leggendo quanto detto fin ora capirete è molto più semplice bollare il tutto come “la solita provocazione” ed andare avanti. Ma noi, riflettiamo un attimo, cerchiamo di comprendere il messaggio e poi andiamo avanti, certo, non prima però di aver fatto i complimenti e scambiato quattro chiacchiere con gli stilisti.
Ed ora? Ora andiamo avanti avanti, dobbiam correre, perché la Moda non aspetta nessuno!! E via alla sfilata Emporio Armani che stupisce tutti con il suo stile rigoroso, le sovrapposizioni di sciarpa e cappello (un effetto bellissimo), le sciarpe morbide che sembrano quasi delle piccole mantelle che abbracciano le spalle, con le ampie bag a trapezio che nascondono chissà cosa… Arriva anche la donna in passerella, ecco una perfetta coppia, belli, eleganti da fare invidia! Che sorpresa! Ce l’aveva detto il nostro amico Angelo Flaccavento, che Armani da un po’ di tempo a questa parte tende a stupire, e non si sa più cosa aspettarsi. Bella sorpresa! Vi lascio alle foto che ho selezionato tra quelle che per noi ha scattato Luca Ortolani(http://www.lucaortolani.it/): un fotografo, un folle!