Quando un look dice di più: la forza e la caparbietà di un messaggio lanciato attraverso dei segni impressi nella moda. Quando la tendenza fa riflettere. È ciò che è accaduto a Venezia, dove dei look hanno rappresentato qualcosa di più dell'estetica, ma lanciato un messaggio a favore delle donne afgane. Vi racconto tutto procedendo per step.
La crisi creatasi in Afghanistan è stata oggetto di discussione di un panel proposto durante la 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
A questa, che si configura ome prima iniziativa della Biennale dedicata al tema, ha partecipato la regista afghana Sahraa Karimi, prima presidente donna dell’Afghan Film Organisation. La regista è autrice dell'appello per sensibilizzare i media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali sulle condizioni che sta vivendo recentemente il suo Paese. Argomento del panel, la drammatica situazione dei registi e, in generale, degli artisti Afghani.Marianna Bonavolontà, giornalista, imprenditrice e consulente d’immagine, ha dedicato due outfit alle donne afgane. I due look indossati dalla Bonavolontà sul Red Carpet veneziano pongono l'accento sulle donne afgane private per l’ennesima volta della libertà di essere se stesse. I capi che hanno rimandato al tema sono: una maschera ed una pochette ispirate ai graffiti dell’artista afgana Shamsia Hassani che dal 2010 rappresenta il dramma dell’Afghanistan, in particolare l’oppressione delle donne, dramma che sembrava superato, ma, purtroppo, amaramente attuale.
Le sue donne sono rappresentate come leggiadre silhouette, immerse nei loro pensieri, con gli occhi bassi, senza labbra. Sono donne eleganti e gentili circondate dalle macerie e dal terrore, espressione di un mondo senza voce.
“In queste settimane le opere di Shamsia impazzano sui social – spiega Marianna -. Tantissime sono le condivisioni sui Facebook e Instagram. Bisogna far qualcosa per non perdere mai la speranza ... A me le opere di Shamsia Hassani ne trasmettono tantissima!".
“Ho scelto di indossare una maschera che trae ispirazione da un suo graffito raffigurante un volto femminile occultato dalle mani di un uomo e una pochette che riproduce fedelmente un graffito raffigurante una donna che guarda dall’alto la sua città occultata dalle nubi dalle quali emerge solo un palloncino rosso – continua Marianna -. Ho provato più volte a contattare l’artista, ho ricevuto risposta dal suo portavoce che al momento non riesce a mettersi in contatto con lei; tuttavia mi ha rassicurata che sta bene ed è salva”.
La maschera è stata realizzata dall’artista veneziana Barbara Lizza, mentre la pochette è stata dipinta a mano dall’artista napoletana Rossella Guarino (in arte “Libellule di Legno”). Gli abiti indossati da Marianna Bonavolontà, che è impegnata nella valorizzazione dell’artigianato di lusso (in special modo quello “made in Italy”) attraverso il portale “Chic Advisor”, sono stati disegnati e cuciti dalla designer Nicoletta Lucerna; i gioielli da lei indossati sono stati realizzati dal maestro orafo Rosmundo.
credit foto: inviate da Press office.